Blog

Scrivere sul web: per chi stiamo scrivendo?

Chi ha il compito di scrivere sul web per chi lo fa? Per la SEO o per l’utente?

Scrivere sul web, per il web, ossessivamente web. Ma chi è il web?

Per chi scrive, SEO specialist e Copywriter, il web può essere diviso in 2 insiemi di variabili:

  1. Motori di ricerca e algoritmi, SEO e keyword density
  2. Persone, lettori e/o clienti

Il primo gruppo è prettamente una visione tecnica del proprio testo: se dovessimo attenerci esclusivamente a questo insieme di parametri, potremmo affermare di scrivere per Google (nomino Google perché è il motore di ricerca più  usato al mondo, in Italia il 95% delle ricerche passa da lì).

Il secondo gruppo è prettamente una visione umanistica del proprio testo: se ci attenessimo esclusivamente a questo secondo insieme di parametri potremmo affermare di scrivere (esclusivamente) per le persone.

Negli ultimi anni, a mio avviso, si è andati un po’ fuori di testa!

C’è stata (e c’è ancora) una corsa generale al testo perfetto per il motore di ricerca (quindi tutte le regole tecniche seguite a puntino) e quasi un totale abbandono del valore reale del contenuto.

La verità (secondo la mia esperienza e le mie personali considerazioni) è che un buon testo, ed un successivo buon posizionamento sui motori di ricerca, si ottiene soddisfacendo 3 requisiti fondamentali, che attingono da entrambi gli insiemi fino ad ora visti come “2 insiemi distinti” e che invece devono unirsi all’unisono.

Creare contenuti di valore significa anche utilizzare il blog per altri scopi futuri.

Se un domani vorrai scrivere un libro per pura passione o per posizionarti come esperto del settore, allora avrai già gran parte dei contenuti scritti (vanno solo ampliati e sistemati)

Se vorrai cimentarti nella Lead Generation per generare traffico ad acquisire un indirizzo email, occorre “nutrire” i potenziali clienti con contenuti di valore prima di presentare la tua offerta. In questo caso potresti utilizzare parte dei contenuti creati in precedenza sul tuo blog (ovviamente anche in questo caso ampliandoli con approfondimenti).

Scrivere sul web: come?

  • Scrivere un contenuto ricco di informazioni utili. Per qualsiasi argomento si stia scrivendo è bene porsi 4 domande: il testo è di facile lettura? Il testo si differenzia da quelli già presenti sul web? Ho risolto e/o risposto al quesito che l’utente stava cercando? Rileggendo il mio testo e immedesimandomi in un utente medio sono complessivamente soddisfatto di ciò che ho davanti agli occhi?
  • Nella pagina/articolo che ho creato ho rispettato a grandi linee quelle che sono le regole base della SEO? (Qualche focus key/long tail di mio interesse con la giusta “densità“, un testo superiore almeno a 300/400 parole, corretto utilizzo di H1, H2 etc. etc.)
  • Un buon testo, una buona SEO, non si limita esclusivamente al testo unico. Ciò che bisogna capire è che, dall’unione dei due insiemi, deve nascere un contenuto appetibile sia per l’utente sia per il motore di ricerca ma… non basta! E’ necessario ad esempio utilizzare i link interni, che sono utili sia all’utente (per approfondire, quindi altro valore aggiunto) sia per Google (i collegamenti tra pagine del sito sono ben visti anche da big G).

La ricetta “perfetta” la si ottiene mescolando tutti questi ingredienti. Occhio però, tutto questo non basta per emergere sul web. Tutto ciò che hai letto è comunque legato a come scrivere sul web, ma devi sapere che ci sono centinaia di variabili che influiscono sul posizionamento (e sulla visibilità online).

Diciamo che questa è una buona ricetta, ma, applicando il tutto ad un esempio pratico, se hai un ristorante non basta cucinare bene, ci sono altri fattori da tenere in considerazione: il personale, la pulizia del locale, i prezzi, l’ambiente etc. etc.

Le variabili di cui parlare sono molte, le affronteremo sicuramente nei prossimi articoli!

Per il momento ti lascio con una mia (ennesima) personale considerazione:

Content is the king… ma non basta! Scrivi per il lettore, ma asseconda delicatamente le “regole” della SEO!

Articolo precedente
Pokemon Go: marketing allo stato puro
Articolo successivo
La musica ed il marketing

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi