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Come promuoversi su Facebook Ads: Consigli pratici per le tue campagne

Ecco i consigli fondamentali per partire con il piede giusto ed ottenere il massimo dalle tue campagne Facebook

Nel post precedente abbiamo parlato dell’importanza di fare un analisi iniziale, avere degli obbiettivi chiari e di come dare valore (se vuoi leggere l’articolo clicca qui:)

Partiamo dal presupposto che Facebook non è uno strumento di acquisizione clienti come lo è Google Adwords come quando c’è una domanda consapevole

Su Facebook le persone ci sono quasi esclusivamente per “perdere tempo”, e non di certo per ricevere pubblicità, ma è un ottimo strumento per generare contatti o fare vendite indirette, mi spiego meglio….

Non fraintendermi, in alcuni casi funziona anche con la vendita diretta (mostri un annuncio di un e-commerce a persone in linea con il tuo target e comprano). Facebook intercetta una domanda latente (il cliente non è li per comprare, ma se siamo bravi e riusciamo a catturare l’attenzione possiamo farlo avvicinare al nostro prodotto o servizio, creare una connessione e poi vendergli. Su Google il cliente ha consapevolezza di ciò che vuole acquistare, ed effettua una ricerca precisa “avvocato roma, commercialista milano ecc..”).

Il punto di forza della pubblicità su Facebook, è quello di mostrare i propri annunci ad un pubblico altamente targettizzato (per età, sesso, area geografica, interessi ecc) quindi crea connessioni con i potenziali clienti, mostrandogli annunci pertinenti con i propri interessi o attività commerciale.

Vendita diretta e generazione di contatti: esempi pratici

Facciamo un esempio di cosa intendo per vendita indiretta:

Io passo 10 ore al giorno davanti al computer e mentre sono su Facebook mi esce scritto un annuncio con “Passi tutto il giorno davanti al computer? ecco cosa fare per non rovinarti la vista…” e vado a finire su un post di un sito che vende occhiali per non danneggiare la vista per chi passa molto tempo sul pc.

Approccio non invasivo (informativo), ma ovviamente l’obbiettivo è vendere gli occhiali 🙂

Dato che lavoro nel marketing, potrei essere interessato ad annunci che propongono corsi marketing avanzato ecc

Facciamo un esempio di cosa intendo per generare contatti:

Questo ragionamento si basa sul valore del cliente nel tempo: ad esempio se prendo un caffè al giorno 5 volte la settimana a 1 euro, il valore del cliente del barista sarà 20 euro al mese o 240 euro l’anno x il numero di anni che riesce a fidelizzarmi, ora rapportalo alla tua attività…

Per generare contatti intendo portare i clienti nel tuo negozio/attività/ufficio, facciamo qualche esempio

Un Poliambulatorio potrebbe organizzare un Open Day ovviamente Gratuito per far testare i propri servizi di ortopedia, cardiologie ecc. Se il cliente si trova bene ritornerà, ma questa volta a pagamento.

Un ristorante potrebbe offrire una pizza gratis, inutile dire che se è buona i clienti ritornano

Una palestra una lezione Gratuita e via dicendo….

Se siamo bravi il cliente ritornerà e ne parlerà con i suoi amici.

In questa fase abbiamo venduto?

Assolutamente no, ma abbiamo creato un contatto con un potenziale cliente: ecco cosa intendo quando affermo che Facebook serve a generare contatti!

L’importanza della “pubblicità”

Ormai tutti sappiamo quanto siano performanti le “pubblicità” online, e lo strumento Facebook Ads non fa eccezione!

Tantissime aziende si affidano a questa soluzione per acquisire contatti, fare branding, aumentare le vendite, arrivando ad investire cifre giornaliere considerevoli nell’Ads di Facebook.

Parliamo da decine a centinaia di euro al giorno, per campagne attive anche per un medio periodo.

A conti fatti, si può arrivare a spendere migliaia di euro:

ne vale la pena? Fanno bene le aziende a muoversi in questo modo?

Assolutamente si, se le loro campagne sono ben strutturate!

Chi è nel mondo del commercio e spende tutti quei soldi su Facebook non è certo uno sprovveduto, anzi, parliamo di persone che hanno la giusta visione del modo di fare business (ovviamente parliamo di cifre molto inferiori per business locali).

Queste, a prima impressione, costose campagne,  in realtà, se strutturate bene, sfruttando il direct marketing si trasformano in un ritorno economico attivo!

Il dato fondamentale: ROI Return On Investment, in italiano “il ritorno dall’investimento”).

Sì, perché ogni campagna che si rispetti ha un ROI preciso, che sarebbe poi l’obiettivo primario della campagna:

  • Fare branding, quindi promuovere la propria azienda senza concentrarci su vendite o altro.
  • Ritorno economico attraverso le vendite (ad esempio se hai un ecommerce o vendi un servizio)
  • acquisizione contatti: fare lead generation anche dentro Facebook tramite le Lead Ads

L’obiettivo della campagna ovviamente va deciso a monte, delineando una strategia precisa sia sul visual, sia sul copy (senza un obbiettivo ben definito non si va da nessuna parte).

Consigli utili sulla gestione delle campagne

Post targetizzati

Il primo consiglio, fondamentale, è quello di targetizzare il più possibile le nostre campagne.

Facebook mette a disposizioni tantissime variabili a cui poter attingere, ed è bene farlo per 2 semplici motivi:

  1. Raggiungeremo solo persone interessate ai nostri servizi/prodotti, quindi avremo un tasso di conversione migliore
  2. Un buon tasso di conversione si traduce in una spesa minore, quindi risparmieremo sulle nostre inserzioni.

Ad esempio:

se il nostro intento è di vendere dell’abbigliamento per bambini dai 2 ai 12 anni, cercheremo di targetizzare il nostro pubblico restringendo la visualizzazione della campagna a genitori con figli tra i 2 ed i 12 anni di età.

Rotazione inserzioni.

Qual è la formula “magica” dell’algoritmo di Facebook quando si tratta di mostrare contenuti agli utenti?

Il giusto contenuto (quindi rilevante per quella determinata persona), coinvolgente e, fai attenzione, “Fresco”, nuovo!

Sì, perché una delle priorità dell’algoritmo è proprio quella di mostrare sempre contenuti nuovi all’utente, d’altronde… a chi piace imbattersi in un contenuto visto e rivisto o in news vecchie di giorni o settimane?

A nessuno.

Per questo motivo è bene impostare la rotazione delle inserzioni, in modo tale da mostrare sempre un contenuto nuovo: in questo modo si otterranno risultati migliori (minor costo dei click, più engagement).

Suddividere gli ADS.

Dividere le campagne per capire quali “performano” meglio, ad esempio per device: mostrare lo stesso annuncio targhettizzato 1 per mobile e 1 per desktop, oppure per Uomini e Donne o ancora per fascia di età, regione ecc… le possibilità sono infinite ma i risultati saranno sorprendenti.

Testa anche i posizionamenti, parte destra, bacheca, siti partner ecc.

Se ad esempio ti accorgi che gli annunci da mobile convertono molto meglio di quelli da desktop, potrai gestire al meglio il budget delle tue campagne.

Emozionalità vs razionalità.

“Emozionale” è meglio!

Su Facebook le persone non sono razionali, ma si lasciano trasportare da testi ed immagini coinvolgenti, che giocano sull’emotività.

E’ quindi importantissimo creare un contenuto emozionale, perché quest’ultimo giocherà un ruolo di primaria importanza nell’engagement con l’utente.

Scarsità.

Giocare su questo elemento può stimolare la call to action dell’utente.

Qualche esempio:

“Ultimi 2 giorni per approfittare dello sconto del 50% su tutti i corsi di marketing avanzato”

“Acquista ora le tue Converse All Star con il 30% di sconto! Solo 10 disponibili!”

Tieni d’occhio i risultati.

Non esiste la campagna perfetta, ma possiamo sempre migliorare il nostro lavoro.

Non abbiamo la palla di vetro e non possiamo con certezza sapere quanto una campagna sarà performante, ma possiamo effettuare degli a/b test per raggiungere il risultato migliore!

E’ bene creare sempre 2 o 3 campagne diverse (con target e impostazioni diverse, ovviamente), attivarle singolarmente per un determinato periodo (uguale per tutte, altrimenti i dati che otteniamo saranno falsati), ed escludere quelle che hanno “reso” meno.

A questo punto rimarrà la campagna più performante (ovvero quella che ha il miglior rapporto costi/risultati), che, non sarà la campagna perfetta, ma sicuramente ci restituirà buoni risultati.

L’analisi dei dati però non si ferma qui.

Anche con la campagna “migliore” è utilissimo “perdersi” negli infiniti dati che Facebook ci mette a disposizione:

potremmo ricavarne delle conclusioni utilissime per il nostro business.

 

Se vuoi maggiori informazioni su come muoverti con Facebook Ads, clicca qui

 

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